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Il processo del trattamento di ablazione del tartaro

Per rimuovere le macchie usiamo uno strumento per sabbiatura. Lo strumento sabbia la superficie dei denti con finissima polvere lisciante miscelata con l’acqua, che a seguito della frizione eliminano le macchie indesiderate dalla superficie dentale.

La lucidatura può succedere con l’aiuto di pasta lucidante e con un piccolo spazzolino rotante. In caso di tartaro, l’ablazione della placca mineralizzata depositata succede con l’aiuto di un apparecchio meccanico ad ultrasuoni. I tartari sotto la gengiva possono esser rimossi con sicurezza con strumenti a mano. Dopo aver eliminato tutti i tartari, finiamo il trattamento pulendo le superfici con pasta lucidante in sapore menta o neutro.

La durata del trattamento

Il trattamento (l’ablazione del tartaro, lucidatura) richiede circa un’ora. In caso di grande quantità di tartaro o di tartaro sotto la gengiva spesso occorre una cura completare. La gengiva infiammata, gonfiata rende difficile la rimozione dei tartari. Dopo la guarigione della gengiva anche i posti difficilmente raggiungibili diventano accessibili, e possiamo finire il trattamento felicemente.

Disturbi durante la cura

I disturbi provati, la sensibilità o il dolore dipendono notevolmente dalla soglia del dolore personale del paziente, dalla sua tolleranza, dalla sua preparazione mentale al trattamento, dallo stato mentale attuale. L’ablazione del tartaro è un intervento un po’ strano, ogni tanto fastidioso, ma non causa dolore.

  1. Durante il trattamento per la vibrazione dello strumento, dipendendo dalla posizione attuale dello strumento, si può sentire un senso di pizzicore, di vibrazione nella mascella o nella parte del massiccio facciale, il che è l’implicazione naturale della cura, con il stacco dello strumento finisce.
  2. Lo strumento in funzione può toccare anche la gengiva, che raramete causa un senso scomodo, magari anche dolore.
  3. Può succedere di provare una sensibilità debole, specialmente nel territorio dei denti frontali inferiori, che però è temporanea.
  4. In caso di recessione della gengiva, per la cervice diventata libera, i denti sono molto più sensibili al tocco, all’aria fredda, all’acqua fredda. L’ablazione del tartaro da quel territorio potrebbe causare un dolore fulminante, debole o più forte.
  5. In caso di otturazione pronta, o di intarsio o ponte appena cementato, e in caso di denti infiammati, ma che non mostrano sintomi, i denti sono sensibili di per sè, così durante l’intevento igienico dentale potrebbe manifestarsi un dolore temporaneo, che dopo il trattamento passa subito o dopo qualche ora. In caso di sensibilità notevole si può chiedere di anestestetizzare localmente la gengiva con spray, o di temperare o far cessare la sensibilità forte del dente con anestesia locale.
  6. Durante il trattamento da parte della gengiva può uscire sangue, che succede per il tocco dei tessuti infiammati. Quanto infiammmata è la gengiva, quanto tartaro è stato tolto, tanto è possibile che la gengiva sanguini, leggermente o fortemente.
  7. L’acqua polverizzata fuoriuscente dallo strumento può passare anche sulla faccia, che causa senso scomodo di freddo. La sua eliminazione succede contiualmente durante la cura.

Complicazioni

  1. Sotto la placca o il tartaro possono dissolversi delle sostanze inorganiche dallo smalto, il che causa l’indebolimento dello smalto. La superficie dentale più fragile per l’effetto di vibrazione dello strumento in certi casi potrebbe incrinarsi, che rende necessario la riparazione della superficie danneggiata.
  2. Per il movimento vibrante dello strumento dell’ablazione del tartaro le otturazioni deboli, che si sono cariate sotto, possono distaccarsi, le corone vecchie mobili possono cadere. Fino al trattamento permanente dopo la rimozione del tartaro otturiamo la cavità provvisoriamente, e si può ricementare la corona caduta sul dente provvisoriamente.

Incorporazione:

  1. I denti dopo l’ablazione del tartaro possono sembrare più sottili per la lingua. I denti hanno recuperato la loro forma anatomica naturale, a cui la lingua si abitua di nuovo in 2-3 giorni.
  2. Nel territorio dei denti frontali inferiori dopo la rimozione del tartaro può rimanera fessura. La causa della fessura interdentale potrebbe essere la grande quantità di tartaro, che opprimeva la gengiva, o la perdita di gengiva a seguito della malattia paradontale. La fessura sviluppata in questa maniera viene riempita dal tartaro per la cattiva cura della dentatura. Dopo la sua ablazione, la fessura diventa sensibile. La fessura interdentale sarà permeabile per la saliva. Questo all’inizio è strano, ma dopo qualche giorno si può abituarsene.
  3. Per alcuni giorni dopo il trattamento la gengiva può essere sensibile, e anche i denti possono essere vulnerabili al freddo e al caldo.

Cura domiciliare

La cura e la pulizia approfondita e cauta dei denti succede quotidianamente secondo le istruzioni dell’igientista dentale. (applicazione di spazzolino da denti, filo interdentale, scovolino interdentale, idropulsore, colluttori, gel per diminuire la sensibilità dentale, ecc.)

Film dell’ablazione del tartaro:


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