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Le cause e il trattamento del digrignare i denti (bruxismo)

I muscoli masticatori sono capaci di stringere con molta forza la mandibola inferiore e la mascella superiore, quindi l’arcata inferiore e superiore. Sulla superficie masticatrice dei molari può gravare anche una forza di 40 kg/centimetro quadrato.

Se una forza tale non funziona con un controllo cosciente, o non s’inneschi con lo scopo di masticare, allora possiamo parlare di digrignamento dentale (bruxismo) o dello stringere i denti. In questi casi c’è una forza a pesare sui denti di parecchio maggiore di quella sviluppata durante la masticazione. Il digrignare i denti si presenta, in linea di massima, di notte. In molti casi sono i partner a scoprire il bruxismo, poiché sono loro a svegliarsi per i rumori causati dal digrignamento. Il problema riguarda molti anche nel nostro Paese, è più frequente dai bambini e dai giovani. Molti non sanno nemmeno di soffrirne.

Le cause del digrignare i denti

Le cause principali possono essere lo stress, lo stress psicologico, interferenze nell’occlusione dentale. Ma possono causare disturbi anche le otturazioni dalla superficie troppo alta o irregolare, gli inlay, i ponti, le protesi e le corone, o possono aumentare di intensità i problemi già esistenti.

Se sussiste il sospetto del bruxismo cronico, bisogna esaminare minuziosamente la posizione dei denti, il morso, le otturazioni e le sostituzioni dentali per controllare che questi adempiano al proprio ruolo e che insieme funzionino adeguatamente. Se i denti chiudono male, la mascella si muove male o sussiste un’anomalia nella funzione dell’articolazione mascellare è scopribile con l’analisi delle funzioni..

Le conseguenze

La forza gravante prolungatamente sui denti, il serramento, il digrignamento continuo riguarda molte strutture: l’articolazione mascellare, i denti, le gengive, i muscoli masticatori e anche alcune vertebre. A causa della sollecitazione eccessiva le superfici masticatrici e i denti perdono i propri contorni, vengono limati. I processi dannosi possono prolungarsi fino a far restare solamente la radice dentale. Ciò però, può avvenire molto raramente in casi estremi. Ma sussiste il pericolo di far cambiare la posizione dei denti e i denti possono anche allentarsi.

Al centro dell’articolazione mascellare si trova una cartilagine capace di muoversi. Questo strato cartilaginoso si consuma, si logora troppo velocemente a causa della funzione errata. Di conseguenza l’articolazione emette dei suoni scricchiolanti, crepitanti, stridenti, ticchettanti, il suo movimento si limita e ciò può essere anche doloroso. Addirittura può portare alla slegatura della mascella che significa che il paziente non riesce né ad aprire né a chiudere la bocca.

Il digrignamento dentale non riguarda solo le articolazioni mascellari, ma anche i loro dintorni. Prima si tendono i muscoli masticatori, poi s’induriscono, indi tocca ai muscoli del collo e della gola. Le conseguenze del digrignare i denti possono essere il mal di testa e acufene cronica.

Ferula di plastica

Affinché il digrignare i denti non causi danni ai denti, i pazienti ricevono una ferula realizzata in plastica sottile. In genere si deve indossarla di notte, ma in casi di disturbi più gravi bisogna indossarla anche di giorno.

La ferula protegge efficacemente i denti dalla forza gravante e dalla forza dell’attrito. La ferula cambia anche la posizione relativa dell’arcata inferiore rispetto a quella superiore e assicura uno stato rilassato all’articolazione. Purtroppo ogni tanto può accadere che la persona affetta da bruxismo non riesca ad abituarsi alla ferula o che la spacchi con il morso.

Allentamento della tensione

Anche se la ferula diminuisce i sintomi causati dal bruxismo, non estirpa la causa del disturbo, quindi non risolve nemmeno lo stress. Per il trattamento di ciò sono utili gli esercizi di rilassamento, come per esempio il rilassamento muscolare progressivo di Jacobson, il training autogeno, massaggi o la ginnastica facciale. Si può chiedere aiuto anche da psicologi. Può essere d’effetto anche l’autocontrollo della terapia comportamentale, principalmente se il bruxismo non ha alcuna causa plausibile (p.es.: otturazione difettosa, ecc.). I soggetti affetti da bruxismo devono prestare attenzione di giorno come tengono la mascella e i denti e di tenere in posizione rilassata i muscoli masticatori.

In caso ideale si può raggiungere il risultato che i denti dell’arcata inferiore e superiore si tocchino solo leggermente, o che distino a una distanza minima. Quanto più spesso si presta attenzione a ciò e si corregge la posizione tanto migliori risultati si raggiungono.

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